martedì 9 luglio 2013

Le frasi da non dire alla mamma che allatta

Quante volte mi sono sentita dire e mi sento ancora dire queste frasi!! Sono l'unica?

Commenti e giudizi sulla gestione delle poppate al seno e sulle caratteristiche del suo latte possono pesare molto sulla serenità di una neomamma. Ecco le frasi da evitare quando si parla con una donna in dolce attesa e/o con una madre che sta allattando il suo bambino.

Chissà se avrai latte...
Questa frase, detta a una futura mamma crea dei dubbi che non hanno ragione di essere e può minare la sua fiducia nelle proprie potenzialità di nutrire al meglio il bimbo che nascerà. Oggi sappiamo che gli impedimenti di tipo fisiologico alla buona riuscita dell'allattamento sono rarissimi, eppure si continua a parlare della produzione di latte come se fosse una possibilità e non una certezza. "Ci precedono due generazioni di mamme che, a causa di alcuni errori nella gestione delle poppate (allattare a orari, offrire acqua, tisane, formula artificiale), non sono riuscite ad allattare" considera Martina Carabetta, Consulente Professionale in Allattamento Materno (IBCLC) presso l'Ambulatorio Latte&Coccole di Roma. "E così, si è diffusa l'idea che allattare sia una faccenda di fortuna e che alcune donne abbiano latte e altre no. L'esperienza negativa di chi ci ha preceduto, ha fatto sì che perdessimo la fiducia in questa nostra capacità. In realtà tutti i mammiferi producono latte per i loro cuccioli e le mamme umane non sono da meno! Ricordiamo che la sopravvivenza della specie umana si deve proprio al latte materno".

Sei sicura che il tuo latte sia sufficiente?
Ecco un commento che può mettere seriamente in crisi una neomamma che si sente completamente responsabile del benessere e della crescita del suo bambino. "In realtà si tratta di un dubbio che, generalmente, non ha senso" spiega Martina Carabetta, "e lo si comprende facilmente se ragioniamo in termini di fisiologia: se siamo mammiferi e le mammelle sono ghiandole, per quale motivo dovrebbero funzionare solo al 70%? Oppure al 30%? Oppure il lunedì e il martedì e non il mercoledì? Nessuno di noi si preoccupa che altre ghiandole un giorno non funzionino più". In genere chi mette in dubbio il latte della mamma lo fa perchè non conosce la normalità dell'allattamento. Ad esempio, il fatto che le poppate siano numerose e molto frequenti può essere interpretato – erroneamente – come mancanza di latte, mentre si tratta del meccanismo pensato dalla natura per garantire il buon avvio e la prosecuzione dell'allattamento stesso. Infatti, la produzione si basa su un meccanismo di domanda e offerta, più spesso il bimbo succhia, più latte viene prodotto.
Lo attacchi ancora? Ma ha appena poppato!

L'allattamento non si basa su orari e tabelle come l'alimentazione artificiale. A guidare le poppate è la richiesta del bambino stesso, poiché soltanto lui sa se è il momento di mangiare o, ancora, se ha sete e ha bisogno di attaccarsi al seno per dissetarsi. "Ricordiamo inoltre che al seno il bambino soddisfa anche il bisogno di contatto e di rassicurazione... è normale che un neonato poppi spesso!" spiega la consulente professionale.

Devi pesarlo prima e dopo la poppata

Un tempo la doppia pesata, purtroppo, era la norma, ora invece è fortemente sconsigliata poiché genera ansie e stress e non offre informazioni utili. "Per controllare che tutto proceda bene, la mamma potrà contare i pannolini bagnati (che dovranno essere almeno 6-7 al giorno) e pesare il bebè una volta alla settimana" spiega Martina Carabetta. "Nel primo trimestre, l'incremento ponderale dovrebbe raggiungere e/o superare i 150 grammi. Nel caso in cui il bimbo sia cresciuto un po' meno, piuttosto che verificare quanto latte assume ad ogni poppata, meglio valutare la situazione nel complesso magari rivolgendosi a una figura esperta in allattamento".

Sarà sostanzioso? Sembra acqua!

"Il latte materno ha una composizione diversa dal latte vaccino" spiega la consulente professionale. "Contiene molta acqua (circa l'87%) perchè deve rispondere al fabbisogno di liquidi del bambino; inoltre la sua consistenza varia durante la poppata: all'inizio il latte è molto più trasparente, poi diventa via via più denso. Ricordiamo che il latte della mamma è perfetto per rispondere alle esigenze nutritive del bambino".

Il tuo latte è troppo grasso!

Con il latte di mamma non esiste il rischio di mangiare 'troppo'. Anzi, l'allattamento riduce il rischio di dover fare i conti con un eventuale sovrappeso nell'infanzia. L'allattamento ha anche una funzione "educativa" in questo senso, poiché abitua il bimbo ad autoregolarsi, mangiando solo quando ha fame e la quantità giusta per saziarsi.

Ti ha scambiato per un ciuccio!

Spesso alla mamma viene suggerito di offrire il ciuccio al bebè, perchè il piccolo non usi il seno come se fosse un succhiotto. "In realtà è il contrario: al massimo è il ciuccio che viene scambiato per il seno, non viceversa!" commenta Martina Carabetta. "Il seno rappresenta la risposta fisiologica al bisogno di suzione del bambino, il succhiotto è un sostituto del seno. Un sostituto che, nelle prime settimane di vita, sarebbe meglio non offrire al bebè, per non rischiare di interferire con il buon avvio dell'allattamento stesso. Infatti, usando il ciuccio c'è il rischio che alla fine della giornata il bimbo non abbia poppato abbastanza spesso, e quindi che il seno non venga stimolato in modo adeguato e la produzione cali".

Così lo vizi!

Offrire il seno non significa certamente viziare, la vicinanza e il contatto con la mamma sono bisogni primari per un piccolo essere umano, i vizi sono altri...
articolo di Giorgia E.Cozza

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