martedì 2 luglio 2013

Parto in casa

Credo sia il caso di raccontarvi anche il mio parto in casa! 
La mia seconda bambina è nata da tre mesi ormai! E anche lei, come il mio primo bimbo, è nata in casa. 
Quando ti avvicini alla fine della gravidanza, tutti iniziano a chiederti "hai deciso dove partorire?" (a Roma ci sono vari ospedali e molta scelta!) e alla mia risposta "si a casa", tutti mi guardavano come se stessi scherzando e quando dicevo che anche il primo bimbo è nato a casa, allora lo sguardo diventava "questa è pazza"!!!
Questa è la reazione comune della maggior parte delle persone, seguita, dalle mamme che hanno già vissuto il parto, "che coraggio" e "come fai senza epidurale?"
Non penso che partorire in casa richieda molto coraggio, sicuramente richiede avere fiducia in se stesse, nelle reazioni del proprio corpo e richiede affidarsi al proprio istinto. 
Partorire è una cosa naturale, che ogni donna sa fare indipendentemente dai medici, dall'ospedale e da tutto quel mondo che cerca di medicalizzare anche una delle cose più naturale a questo mondo!
Ma ormai la società in cui viviamo richiede questo, l'ospedale dove in teoria si va perché si è malati sembra essere l'unico posto dove si può dare alla luce un bambino! Siamo convinte che un ginecologo, (magari uomo!), sappia meglio di noi cosa fare, deleghiamo una cosa talmente personale all'esterno e questo solo per paura! Paura di soffrire, paura di non riuscire...spesso ci dimentichiamo della forza che abbiamo e forse anche il parto può essere un momento per riscoprirlo e riscoprirci!
Stefania

P.s. Tra l'altro per quante di voi fossero interessate al parto in casa,alcune regioni (tra cui il Lazio), rimborsano le ostetriche che vi seguiranno!




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